Lucia Festival \ Appuntamenti
ASCOLTO
sabato 14 Dicembre, 2024
Giovanni Cioni
9999 Una grande vita lunga
Lavoro vincitore Premio Lucia 2024 : Opere
Ascolto in presenza dell’autore
“Mi auguravano una grande vita lunga”,dice Giovanni Farina. Fino al 31 dicembre 9999. Giovanni Farina è stato ergastolano. Fine Pena Mai. Giovanni Farina è sopravvissuto all’ergastolo al quale era stato condannato. Giovanni Farina è sopravvissuto alla sua leggenda, quella dell’imprendibile bandito Farina, indicato come la mente del sequestro di Giuseppe Soffiantini, uno degli ultimi e più clamorosi sequestri di persona, nel 1998. Gli avevano detto che non avrebbe più rivisto i suoi monti, i Monti della Calvana, gli chiedevano se non aveva capito che doveva morire in carcere.
Questi Monti della Calvana dove Giovanni Farina è cresciuto, sono i monti dove il cineasta Giovanni Cioni è tornato a vivere, proprio negli anni del sequestro Soffiantini, che è stato nascosto qui. È su questi monti, in una casa non lontana dalla sua casa abbandonata, che Giovanni Farina e Giovanni Cioni si ritrovano per questa conversazione –e si ritrovano proprio il giorno in cui Farina finisce di scontare la sua pena. Il giorno in cui sarebbe libero. Sarebbe, dice.
Un viaggio sonoro e cinematografico –di immagini sonore come delle reminiscenze. Le parole ripercorrono una vita, la rivivono. Ci portano lontano nel tempo –la sua infanzia di pastore sardo in Toscana, il clima di sospetto e di criminalizzazione con il quale si scontra, i primi arresti e le fughe, la famiglia dispersa. Le parole ci portano lontano nello spazio -nella giungla del Venezuela, in Australia, nella caverna dei lunghi anni di isolamento. Le parole –negli anni di carcere per sopravvivere Giovanni ha iniziato a usare le parole, a scrivere testi, racconti, poesie, di uno splendore struggente per lottare contro l’oscurità. Nelle parole di Giovanni c’è l’ostinazione alla vita, una vita dispersa da ritrovare.
Il podcast integrale in cinque puntate di Una Grande vita lunga verrà pubblicato da Rai Play Sound in concomitanza all’ascolto di Lucia festival
Giovanni Cioni, “cineasta dell’invisibile”, ha vissuto tra Bruxelles, Parigi, Lisbona, Napoli. Vive ora nel Mugello, in Toscana.
“Giovanni Cioni è un cineasta della perdita di riferimenti. Lontano dalle abitudini, la sua cinepresa si fa esploratrice, trasformando in territorio ignoto l’ambiente che attraversa. Il suo sguardo sconvolge i codici del documentario. Rimescola le piste della realtà e della finzione.
Elabora nuovi spazi, nuove temporalità, da dove emergono umani che sembrano sorgere da un altrove impalpabile. La sua impronta unica e fatta del marchio di un uomo in ricerca, e dello sguardo di un grande cineasta. “
Carlo Chatrian, direttore artistico Festival di Berlino
Tutti gli eventi di LUCIA festival sono ad ingresso gratuito.
Gli spazi del festival sono accessibili a persone con mobilità ridotta e in carrozzina