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Chi ha vinto il Premio LUCIA 2024

Johann Merich, Giovanni Cioni, Michela Mancini e Lorenzo Spinelli

I tempi si sono allungati, i 130 e oltre progetti e lavori audio arrivati ci hanno messo alla prova.

Ma finalmente, seppur con un po’ di ritardo, siamo felici di annunciare – insieme a Giacomo Bagni e Chiara Sagramola di Orecchiabile e a Chloé Barreau – chi vince il Premio LUCIA 2024.
Siamo però molto felici di annunciare che il:

Il PREMIO di produzione va a Johann Merrich

“È una storia ambientata nel secolo scorso che attraversa le geografie più distanti e che offre rifugio a lacrime e stupore. Tra i personaggi – davvero esistiti – che abitano questo affresco: una ragazza lituana e un sestetto di cantanti afrodiscendenti; una
ballerina di danze haitiane innamorata di un pazzo inventore; una giovane milionaria…

È questa la storia mai detta di uno strumento musicale assai bizzarro, inventato in Russia quando la corrente elettrica era ancora un incantesimo. Si tratta di un dispositivo musicale che vive di contraddizioni: non suona se viene toccato, nasce tra i soviet ma sedurrà l’élite nordamericana e i suoi alti ideali si frantumeranno sotto le regole della mercificazione.”

Con il progetto Theremin. Una storia segreta, Johann Merrich continua una ricerca iniziata nel 2021, e di cui parte è confluita nel volume L’elettronica è donna [Castelvecchi, 2022], mentre un nuovo capitolo sarà pubblicato da Routledge il prossimo ottobre. La rilettura storica di uno strumento così affascinante, la concretezza del suo lavoro di ricerca e la sperimentazione che da tempo Johann abbraccia come sound artist, hanno convinto la giuria che fosse il momento di ascoltare una storia corale, che unisce geografie e vite lontane, che si potesse andare oltre il racconto individuale e personale.

Una menzione speciale va a Lorenzo Spinelli che con Il tempo sospeso ci lascia immaginare una serie podcast che speriamo trovi presto una produzione. Spinelli ha in mente un percorso narrativo ambizioso, una sorta di viatico per un viaggio di riparazione, per tentare di superare un trauma che non è mai stato affrontato.

“Roma, 2011. Una manifestazione scuote la città. Immagini di guerriglia urbana fanno il giro del mondo. Il destino di mio fratello si lega all’espressione più violenta di quella giornata. Dopo 13 anni ricostruisco fatti, ragioni e responsabilità. Affronto il trauma personale e familiare di una condanna e del carcere”.

Il PREMIO per le opere audio va a Giovanni Cioni, Piangelo Marino e Saverio Damiani con 9999. Una grande vita lunga.

“Mi auguravano una grande vita lunga”, dice Giovanni Farina. Fino al 31 dicembre 9999. Giovanni Farina è stato ergastolano. Fine Pena Mai. Questo è un viaggio nell’esistenza di un sopravvissuto. Giovanni Farina è sopravvissuto all’ergastolo al quale era stato condannato. Giovanni Farina è sopravvissuto alla sua leggenda, quella dell’imprendibile bandito Farina, indicato come la mente del sequestro di Giuseppe Soffiantini, uno degli ultimi e più clamorosi sequestri di persona, nel 1998. “

Siamo felici di trovare Giovanni Cioni – il cineasta dell’invisibile, lo chiamano – a lavorare con il racconto audio. Felici che abbia occupato questo spazio narrativo con la stessa ponderata vicinanza e con lo stesso lirismo dei suoi film. 9999. Una grande vita lunga è una produzione indipendente, non ancora distribuita ed è con grande piacere che la presenteremo al festival di dicembre.

Una menzione speciale va a Michela Mancini, con Gli Ammutati, un podcast RAI che abbiamo tanto amato e che rimane, a nostro avviso una delle più belle produzioni del 2023 (non a caso finalista del Prix Europa dello scorso anno), un lavoro che abbraccia l’ascoltatore con “uno stile che diremmo gentile, poetico, un giornalismo che sa fare il suo mestiere, traendo il meglio dal medium sonoro” (ne avevamo scritto anche su Orecchiabile, a fine 20239. Chi di voi ancora non lo avesse ascoltato, è disponibile su RAI PlaySound.

Infine, ringraziamo l3 giurat3, Orecchiabile e Chloe Barreau per aver saputo offrire un ascolto così attento. Ringraziamo soprattutto tutti i partecipanti, perché il Premio, oltre a chi vince, ci permette sempre di conoscere audio maker che poi, nel tempo, tornano nelle nostre cuffie.